La Commissione Europea ha introdotto importanti modifiche al regolamento sugli aiuti di Stato “de minimis” per il settore agricolo. Questa revisione mira a garantire un sostegno più adeguato agli agricoltori europei, rispondendo alle sfide crescenti come l’inflazione, i prezzi elevati delle materie prime e le crisi climatiche. Vediamo in dettaglio le novità.
Aiuti di Stato “De Minimis”: le principali modifiche apportate
Aumento del massimale individuale
Il limite degli aiuti per impresa passa da 25.000 € a 50.000 € su un periodo di tre anni. Questo adeguamento tiene conto degli sviluppi di mercato, dell’inflazione eccezionale degli ultimi anni e delle prospettive future.
Adeguamento dei massimali nazionali
Gli importi massimi che gli Stati membri possono destinare complessivamente al settore agricolo sono stati incrementati. Questi sono ora calcolati come il 2% del valore della produzione agricola nazionale (in precedenza era l’1,5%). Inoltre, il periodo di riferimento è stato esteso, includendo i dati dal 2012 al 2023 per riflettere meglio l’incremento di valore della produzione agricola.
Eliminazione del limite settoriale
Gli Stati membri non sono più vincolati a limitare gli aiuti “de minimis” al 50% del massimale nazionale per settore. Questa modifica offre maggiore flessibilità per rispondere a crisi specifiche in determinati ambiti agricoli.
Introduzione di un registro centrale obbligatorio
Sarà istituito un registro centrale per gli aiuti “de minimis” a livello nazionale o europeo. Questa novità ridurrà gli oneri amministrativi per gli agricoltori, eliminando il sistema di autodichiarazione, e aumenterà la trasparenza.
Proroga del regolamento
Le nuove regole saranno valide fino al 31 dicembre 2032, garantendo stabilità e continuità nel supporto al settore agricolo.
Un sostegno più semplice e veloce
Grazie a queste modifiche, gli Stati membri potranno fornire aiuti in modo più rapido ed efficiente, senza dover notificare e attendere l’approvazione della Commissione Europea. Questo rappresenta un passo avanti per affrontare tempestivamente le sfide che minacciano la competitività degli agricoltori europei.
Un contesto in evoluzione
Questi aggiornamenti si inseriscono in un contesto di revisione iniziato nel maggio 2024. La Commissione ha coinvolto gli Stati membri e gli stakeholder attraverso consultazioni pubbliche e incontri dedicati. La necessità di aggiornare il regolamento è stata guidata da fattori come l’inflazione, l’aumento dei costi delle materie prime e l’esigenza di rispondere alle emergenze climatiche in modo più flessibile.
Le parole della Commissione
Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva, ha dichiarato:
“Le norme sugli aiuti di modesta entità a favore del settore agricolo aiuteranno gli agricoltori ad affrontare la pressione inflazionistica e i prezzi elevati delle materie prime. Con l’aumento dei massimali di esenzione, gli Stati membri sono ora in grado di fornire un sostegno maggiore e in modo più rapido e semplice. Abbiamo altresì introdotto un registro centrale per ridurre gli obblighi di comunicazione per gli agricoltori.”
Implicazioni per gli agricoltori e gli Stati membri
Gli agricoltori europei, per lo più microimprese, beneficeranno di un sistema meno burocratico e di un supporto economico maggiore. Gli Stati membri, dal canto loro, avranno strumenti più flessibili per aiutare il settore agricolo a fronteggiare crisi economiche, di mercato e climatiche.
Queste modifiche rappresentano un passo significativo verso un settore agricolo più resiliente e competitivo nell’Unione Europea.
Le nuove regole sugli aiuti “de minimis” nel settore agricolo rappresentano una risposta concreta alle sfide moderne. Con questi strumenti, l‘Unione Europea rafforza il supporto agli agricoltori, garantendo stabilità, trasparenza e maggiore capacità di affrontare le crisi.
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